Cosa accade nella testa di una persona, di una coppia, una
volta che è stato firmato il contratto preliminare per l’acquisto della casa?
La prima cosa è una notte insonne. Sarà l’adrenalina, sarà l’emozione,
sarà il pensiero dei debiti infiniti che verranno? Più probabile la terza, che
dite?
Per noi è andata così: firmato il preliminare, firmato l’assegno
della caparra, pagato l’agente immobiliare (non dico nulla in merito che è
meglio) e poi notte insonne a girarsi nel letto…ahahah ci rido su, è stata
quasi comica.
Poi ecco partire la scintilla del “come la arrediamo?”
E partono le ricerche su internet, nei negozi, in casa degli
altri…
Partendo dal presupposto che non abbiamo molti soldi da
spendere e che ci piace l’idea di arredare ri-utilizzando oggetti e mobili che
altre persone destinerebbero alla discarica o al caminetto, grazie all’ispirazione presa su un sito internet
dove una brillante persona ha restaurato un tavolino per farne il piano del
lavandino del bagno, abbiamo deciso di imbarcarci nell’impresa.
Individuato il tavolino pagato 40€ ce lo siamo portato a casa insieme a tutti i suoi abitanti.
Già perché credo proprio di aver preso un condominio di tarli :-)
Ora il tavolino riposa impacchettato sul balcone e spero che
gli abitanti prendano atto dello sfratto esecutivo e si stiano allegramente
respirando la schifezza mortale che ho amorevolmente spalmato ed iniettato nel
tavolo stesso. Mi sento un po’ un’assassina,
ma è questione di recuperare un bel tavolino più o meno antico…perdonata?
(la foto qui accanto è rubata sa google immagini, posterò le foto della mia operazione tarlo, magari in apposito
post).